La popolazione scolastica dell’Istituto, costituita da studenti provenienti da un bacino di utenza piuttosto ampio con diverse tipologie di famiglie sia per origine sia per stato socio-economico e culturale, rappresenta un’opportunità di confronto e di scambio che contribuisce alla crescita globale degli alunni e al superamento di “barriere” e condizionamenti. L’eterogeneità per quanto riguarda il grado di scuola e la provenienza degli alunni del nostro plesso di Scuola in Ospedale in particolare, é inoltre un importante fattore di confronto, messa in discussione e sperimentazione di interventi didattici personalizzati ed
inclusivi.
La molteplicità di tipologie di famiglie con condizioni socio-economiche-ambientali difficili, rende difficoltoso il lavoro della scuola, in quanto gli alunni appartenenti a tali contesti risentono delle tensioni familiari e palesano difficoltà a concentrarsi ed applicarsi nel lavoro scolastico, con ripercussioni negative sull’apprendimento. La presenza, inoltre, di famiglie che non riescono ad esercitare adeguatamente il proprio ruolo genitoriale e a porsi come guida autorevole rispetto ai propri figli, ostacola il percorso di istruzione ed educazione della scuola e degli insegnanti che, in alcuni casi, sono considerati antagonisti piuttosto che alleati nel processo di istruzione e di crescita degli studenti. Tale fenomeno si rileva soprattutto nella Scuola Secondaria di I Grado, con diversi alunni che fanno registrare una frequenza irregolare e/o interrotta.